Malaga, panorama notturno |
Per la seconda volta approfitto di una vacanza studio per visitare un piccolo angolo di paradiso! Dopo Exiter, nell'affascinante contea del Devon, è la volta della Spagna. Data della partenza, subito dopo la laurea, siamo nel marzo del 2002. Parto sola, in compagnia della mia valigia e di una grande voglia di evasione. Dall'Italia faccio scalo a Madrid, poi volo interno per Malaga.
All'arrivo all'aeroporto, mastico il mio spagnolo scolastico in direzione di un tassista, che mi viene incontro, riconoscendo la turista spaesata. Attraversiamo la periferia della città fino ad arrivare ad un bel palazzo con lussureggiante giardino, proprio fronte mare. Il tassista, impietosito, suona il campanello, citofonando qualcosa che suona come: "Senora, hay una senorita para usted".
La signora Pilar mi accoglie con mucho calor! Mi presenta la figlia, il compagno e la mia cameretta (molto graziosa e spagnola, con pareti tinta ocra e copriletto ricamato bianco). Nel weekend, in attesa dell'inizio della scuola, i due simpatici signori, non giovanissimi ma molto sprint, mi portano con loro a fare spese in un centro commerciale, con un primo assaggio di churrizos e cioccolata calda che mi riconcilia con il mondo...
La signora Pilar mi accoglie con mucho calor! Mi presenta la figlia, il compagno e la mia cameretta (molto graziosa e spagnola, con pareti tinta ocra e copriletto ricamato bianco). Nel weekend, in attesa dell'inizio della scuola, i due simpatici signori, non giovanissimi ma molto sprint, mi portano con loro a fare spese in un centro commerciale, con un primo assaggio di churrizos e cioccolata calda che mi riconcilia con il mondo...
Il pranzo domenicale mi delizia, anticipandomi cio' che mi aspetta con Pilar, grande cuoca che tiene corsi di cucina...
Malaca Instituto |
Il primo giorno di scuola, come da prassi, tutti i nuovi arrivati eseguono un test per appurare la conoscenza della lingua. Raggruppati sul terrazzone, al termine del test, veniamo chiamati al microfono ed assegnati alle rispettive classi. Di tutto quel gruppo resto sola, chiedendomi se si siano dimenticati della mia presenza... In realtà sembra esserci il problema di dove sistemarmi, dato il livello molto buono del mio spagnolo... (va detto però: ero l'unica italiana e ho toccato con mano cosa sia per uno svedese capire l'esistenza del congiuntivo... a volte capita anche agli italiani...). Così, sistemata in una classe master, intraprendo il mio percorso, che mi porterà comunque ad appropriarmi di uno spagnolo molto più fluido.
La prima sera: festa di benvenuto per i nuovi arrivati: Sulla pittoresca terrazza si socializza in un linguaggio multietnico, che privilegia l'inglese e lo spagnolo, sorseggiando sangria sulle note di un'immancabile chitarra.
L'atmosfera è da sogno...
A partire dal giorno seguente le giornate si svolgeranno più o meno con questa routine:
Frigiliana |
Alle 8.30 cominciano i corsi che coinvolgono con metodi didattici, interattivi, collaudati.
Il primo pomeriggio è dedicato ai compiti.
Ma la permanenza non è fatta solo di scuola e di compiti pomeridiani.
Nel tardo pomeriggio, por la tarde, è d'obbligo uscire: siamo in
Spagna, per l'amor del cielo!!! Giro per negozi, giro di Tapas per
locali, giro di birra in riva al mare... è tutto un turbinio di
atmosfere festose. Malaga si rivela una città piacevolissima da vivere,
sotto tutti i punti di vista e dell'accoglienza degli spagnoli che
dire... è come essere a casa, a patto di lasciarsi coinvolgere dalla
loro gioia di vivere!
Di sicuro indelebile resta, di questa esperienza, la familiarità con persone provenienti da tutto il mondo...
Malaga, semana Santa, processione |
Nerja, balcon de Europa |
Marocco, viuzze |
Il fine settimana c'erano sempre gite organizzate dalla scuola o possibilità di muoversi in gruppo tramite i mezzi pubblici. Così sono rimasta incantata dai monumenti moreschi a Siviglia e Granada, città dai cieli azzurri e dalle atmosfere magiche. Ho passeggiato nelle viuzze fiorite dei Pueblos Blancos come l'incantevole Frigiliana (la Spagna nell'immaginario collettivo). E mi sono affacciata al "balcon de Europa", a Nerja, per respirare a pieni polmoni il panorama già contemplato da re Alfonso XII, che ne propose il nome in onore della posizione privilegiata.
Per Pasqua avevo due alternative:
- un gruppo di amici si trasferiva per qualche giorno ad Ibiza
- la scuola organizzava un giro nel Marocco del Nord
Ho optato per la seconda nonstante, alla partenza, già godessi della presenza, nel mio organismo, di uno di quei virus intestinali "da viaggio" che ti rendono la vita difficile.
E nonostante tutto sono riuscita a godermi il paesaggio di un marocco insolitamente verde, ho girato per i suk con i tipici banchi di carne in esposizione, con la confusione festante di viandanti e commercianti, ho registrato nella mente l'immagine di donne al torrente intente a lavare i panni come in epoche lontane, ho fotografato bambini che giocavano nascondendosi dietro bianchi muri cotti dal sole.
Marocco, donne al torrente |
Marocco, suk |
Rientraimo in Spagna e riprendiamo la vita quotidiana fino alla fine di questo mese, lontano da tutto, immerso in un'altra realtà.
Cosa mi resta di questa esperienza? Mi resta ancora oggi. nel rileggere queste righe. il profumo di una Spagna accogliente e calorosa, che contagia con le sue atmosfere inebrianti, con i caldi colori, i cibi saporiti e il calore festoso della gente...
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