Da quanto tempo desideravo vedere l'Isola d'Elba? Erano anni che pianificavo per poi disfarla la tela di questo itinerario toscano.... Meta, l'Elba, che slittava sempre al secondo posto, dietro ad altre apparentemente più interessanti. E nonostante tutte le aspettative accumulate nel tempo riguardo a questo tempio idilliaco di mare e di sole, quest'isola assolata e cordiale è riuscita comunque a sorprendermi! Mi ha sorpreso con la varietà e l'incanto delle sue spiagge e delle tante cale e calette bagnate dal mare cristallino.
Portoferraio, tanta voglia di pesce!!!
Capoliveri, spiaggia di Remaiolo
L'ultima cena
Mi ha stupito con l'eterogeneità di un paesaggio che si affaccia agli occhi del viandante in un'alternanza di piante, fiori e profumi sempre nuovi. Mi ha stuzzicato con i sapori di pietanze gustose, innaffiate con vini dall'aroma armonico. E mi ha coccolato con l'ospitalità della sua gente, allegra, spiritosa e premurosa...
Il viaggio
Si parte da Mestre destinazione Piombino. Superati gli Appennini, a Barberino del Mugello, ci concediamo una sosta ristoratrice per il pranzo. Capitiamo in una piazzetta assolata e dormicchiante, dove il portico ombroso di una trattoria richiama le nostre stanche membra... L'Oste in Piazza si rivela un'ottima scelta per cominciare a gradire un buon primo tipicamente toscano, con vino rosso al seguito, nonché primo gradevolissimo impatto con l'armonia e la simpatia dell'accento toscano!
Toscana, campo di girasoli |
Si riparte sulla Firenze-Pisa-Livorno e poi ultimo tratto di statale per raggiungere Piombino. E il percorso è veramente piacevole, snodandosi fra le colline tipiche toscane, dorate dal grano, e i campi di girasoli che, spalle al sole, abbagliano con i petali gialli a perdita d'occhio...
Porto Azzurro, Ristorante La Caravella |
Arrivati a Piombino nel giro di pochi minuti acquistiamo il biglietto per imbarcarci al volo sul traghetto in partenza.... ci siamo, finalmente....
Porto azzurro, il salotto dell'Elba
Il traghetto ci lascia a Rio marina, piccolo ed accogliente porticciolo. Ci dirigiamo verso Porto Azzurro come prima tappa del nostro itinerario.
Trovata una stanza proprio in centro (affitta camere Il Giglio), dopo esserci rassettati e rinfrescati, ci aspetta un'ottima cena di pesce al ristorante La Caravella, in convenzione per i clienti dell'affitta camere. Dalla caratteristica forma di barcone, proteso sul mare, il ristorante lascia godere di una vista incantevole sull'allegro porticciolo.
Finita la cena, la passeggiata digestiva è d'obbligo! Ci inoltriamo così alla scoperta di un graziosissimo borgo marinaro, fatto di viuzze, abbarbicate l'una sull'altra, pullulanti di ristorantini invitanti e di negozietti e bancarelle che propongono l'artigianato tipico.
Lacona, ampia e riposante baia da cartolina
La mattina dopo, freschi e riposati, si riparte, direzione Lacona. Non avevamo un'idea precisa di dove montare la tenda, ma questa baia ampia e riposante ci incanta. Troviamo un campeggio proprio sul mare che si rivelerà uno dei più puliti ed accoglienti in cui siamo mai capitati. Il Camping Valle Santa Maria è un campeggio delizioso, semplice ma con tutti i confort, gestito da persone squisite...
Baia di Lacona |
Sulla spiaggia un bar ristorante tavola calda, provvede a fornire ottime colazioni, pranzi e cene.
A Lacona ci siamo fermati 3 notti: 2 giorni di pieno relax ed 1 avventurandoci in quello che chiamano "l'anello Ovest dell'isola".
La sera, dopo questo piacevole tour, rientrando a Lacona, ci siamo letteralmente deliziati cenando in un ristorante che non posso fare a meno di consigliare a tutti per l'ottima cucina, per l'ospitalità del personale e per la posizione suggestiva direttamente sul mare. Al ristorante Da Ledo ho mangiato un delizioso risotto di pesce, accompagnato da fresco e saporito vino bianco frizzantino...
Ospite gradito e pittoresco il gattone grigio che passeggia sulla ringhiera osservando ospiti e prelibate pietanze, con la serenità di un micio ben pasciuto e con la pancia piena che non disdegna, all'occorrenza, una gentile offerta in cambio della compagnia.
Anello ovest dell'isola: Cavoli, Fetovaia e Sant'Andrea
Girare l'isola d'Elba è entusiasmante per la varietà del paesaggio e della vegetazione. Tratti di scogliera incantevoli si alternano a tortuose zone di montagna con gettate di aria fresca dal finestrino che ristorano dalla calura...
La vegetazione sorprende: in rapida successione sfilano sotto gli occhi lecci, querce, ulivi, palme, cipressi, pini marittimi, fichi d'india, cactus, agave, oleandri, e fiori di ogni sorta, in un'esplosione di colori e di profumi che invadono l'abitacolo dell'auto frastornando i sensi...
Prima tappa del nostro "Tour Ovest" è la spiaggia di Cavoli, spiaggia di sabbia rinomata, dalla quale siamo letteralmente scappati per il troppo affollamento!
Ci spostiamo quindi a Fetovaia. Prezzo fisso per il parcheggio 8€. direi "caretto" per chi si ferma un paio d'ore.... Comunque la spiaggia merita... affollatissima anche questa (e d'altronde siamo a luglio), ma incantevole, bagnata da acque cristalline e contornata da un'alta e rossa scogliera.
Dopo un bagno ristoratore riprendiamo il giro ammirando la strada a strapiombo sul mare, costeggiata da una suggestiva parete granitica. Curva e contro curva giungiamo a Nord Ovest alla meravigliosa spiaggia di Sant'Andrea, arenile corto ma acqua turchese abbagliante...
Qui ci fermiamo per gustare un'ottima e semplice insalatona proprio sul mare e... attenti ai prezzi!!!
Dopo tanto caldo la strada rientra ancora fra 1000 curve, questa volta nel fitto della boscaglia rinfrescante (ma mica poi tanto...). Scendendo ci godiamo il paesaggio fino a Marciana Marina per poi rientrare per Procchio, La Pila, Marina di Campo e finalmente la nostra tendina sul mare a Lacona.
Portoferraio e le spiagge bianche
Dopo 3 notti in tenda decidiamo di spostarci a Nord e di cercare un B&B. Scorrendo la lista di Tripadvisor individuiamo quello che fa al caso nostro... Il B&B Aethalia si trova in cima ad una collina, a 2 passi da Porto Ferraio, e lascia godere di un panorama mozzafiato!
Panorama dal B&B Aethalia |
Spiaggia della Padulella |
Arrivarci è già pittoresco di per sé, ci si inerpica su per una ripida stradina che dà quasi l'impressione di aver sbagliato strada... e poi, giunti in cima, ti accolgono un rustico con grande giardino affacciato sulla baia di Portoferraio, e diverse strutture abitative disponibili per gli ospiti. Noi abbiamo soggiornato in un romanticissimo appartamentino mansardato (che ha causato qualche bernoccolo al consorte, ma d'altronde con 1,90 di altezza...). Comunque siamo stati benissimo!!! La signora Nunzia è stata squisita: gentile e premurosa ci aspettava al mattino con dolci e caffè....
In questa zona dell'isola abbiamo approfittato per vedere le così dette "spiagge bianche".
Per il primo bagno abbiamo scelto la spiaggia della Padulella. Lo stesso parcheggio permette l'accesso anche alla spiaggia di Capo Bianco. Le due spiagge sono entrambe suggestive, contornate di bianche pareti granitiche e bagnate dalle acque rese cristalline dal fondale di ghiaia candida. Purtroppo il bagno non è stato idilliaco per la presenza di una piccola popolazione di meduse, fra l'altro bellissime e già preda dei bimbi che si ergevano a supremi difensori dei bagnanti in pericolo...
Per il pomeriggio ci siamo spostati ad ovest, alla spiaggia di Biodola. Ampia baia scenografica, la spiaggia è riposante per il tappeto vellutato di sabbia che si stende sotto i piedi mentre ti bagni e, per fortuna, qui le meduse non c'erano!!!
Portoferraio, tanta voglia di pesce!!!
Portoferraio pescherecci |
La prima sera a Portoferraio avevamo una gran voglia di mangiare pesce così, alla ricerca di un ristorante che ci ispiri, approfittiamo per girare questa vivace cittadina. Dal porto seguiamo con lo sguardo la successione di traghetti delle varie compagnie, per passare al colore dei pescherecci, carichi di casse e adorni dei panni dell'equipaggio stesi ad asciugare, per finire con la sfilata di yatch, con servitori al seguito, nell'avvicinarci all'ingresso del centro storico...
Il centro storico è molto grazioso e, nella piazza, scoviamo un piccolo pergolato apparecchiato che ispira parecchio.... Al ristorante Il Pescatore gustiamo un'atmosfera che non ha niente a che vedere con i tanti lussuosi e asettici ristoranti delle rinomate guide culinarie, è qualcosa che non si può comprare, ma soltanto assaporare ammirando le foglie di ortaggi che si inerpicano formando suggestive decorazioni, osservando il lavoro di chi con naturalezza cuoce al tuo fianco saporiti contorni, apprezzando la spontaneità di Brigitte che, passando con nonchalance dall'italiano al francese, ti invita a provare, ti consiglia, ti sorride... Fantastici gli spaghetti del pescatore... porzioni abbondanti, ma siamo riusciti a finire tutto, frittura e vino compresi!
Capoliveri, spiaggia di Remaiolo
Per l'ultima giornata passata all'Elba, abbiamo deciso di esplorare una zona che nel tour avevamo saltato. Prendendo spunto dal consiglio datoci da una persona incontrata lungo la strada, siamo andati alla ricerca della spiaggia di Remaiolo, comune di Capoliveri, zona miniere.
Arrivando da Portoferraio direzione Capoliveri, ci dirigiamo verso sud e, curva e contro curva, costeggiamo una serie di paesini sul mare, con relativa spiaggia/caletta. Dopo l'ultimo paese con un nome tanto sorridente come l'Innamorata, il paesaggio improvvisamente cambia... la strada diviene sterrata e tortuosa e ci conduce all'interno. Per chilometri ci addentriamo alzando nuvole di polvere, riaffacciandoci ad intervalli su una costa distante e persa, fra terra e brulla montagna. La sensazione di aver sbagliato strada, mista ad un brivido di avventura, ci accompagna sulla via delle Antiche Miniere di Ferro. E, finalmente, proprio in questo sito di interesse turistico/minerario, torna ad esserci vita. E' un breve tratto dove una fila di persone, tutte munite di martello, si addentrano nella boscaglia giù per un sentiero, alla ricerca dell'ambito minerale... Non so come dirlo, ma l'idea di camminare sotto il sole cocente, con un martello in mano.... ecco in quel momento non è in cima alla nostra lista di desideri....
Proseguiamo imperterriti alla ricerca della spiaggia perduta, inoltrandoci nuovamente nello scenario desertico e montuoso e polveroso, ed emozionante con tutti i suoi disagi, che ci eravamo lasciati alle spalle. E come un miraggio, dal nulla, appare una reception... Una Reception?! Si è proprio una reception, perché la spiaggia è privata ma lasciando un documento, avvertiti che vanno presi comunque ombrellone e lettini, ci è dato il permesso di passare e l'uomo al controllo alza la catena per far passare la vettura.... ah, mi raccomando, non prendete minimamente in considerazione l'idea di andare a piedi!!!! non è una passeggiata! sono chilometri e chilometri di discesa (e poi di salita) sotto il sole cocente!!!
Ma arrivati, con la macchina impolverata che è uno spettacolo..... un'oasi!.... un fresco bar/caffè con sedie e divanetti in vimini, rigorosamente all'ombra e ventilato, ti accoglie con bibite fresche... e sul retro... una pineta attrezzata con comodi tavoloni e panche in marmo, con camerieri allegri e servizievoli, profuma di promettenti pietanze cucinate alla piastra proprio lì, nel bel mezzo della pineta... e la spiaggia! la spiaggia è incantevole... silenziosa, lontano dal frastuono delle macchine (eccetto il barcone che sosta di tanto in tanto per scaricare e riprendere turisti) o dal chiasso di gente caciarona... la cala scenografica è contornata da pareti di roccia e l'acqua è cristallina!!! Insomma, forse specificarlo è superfluo, ma questa è la spiaggia che in assoluto mi è piaciuta di più!
Capoliveri, spiaggia di Remaiolo |
Dopo bagno, d'obbligo, relax sotto l'ombrellone, altrettanto d'obbligo e pranzo con grigliata in pineta, assolutamente non omettibile!, riprendiamo la strada del ritorno, questa volta con l'accortezza di chiudere finestrini e ricircolo e accendere l'aria condizionata... al parcheggio, sui parabrezza delle macchine, una scritta richiama l'attenzione sulle provate vetture: scritto con il dito nella polvere, un "WASH ME!" a testimoniare l'avventura della giornata!
L'ultima cena
L'ultima cena doveva essere in un posto speciale, il desiderio era di stare al fresco, lontano dai rumori del centro... un agriturismo, ecco la soluzione!
Tornando dalla spiaggia di Remaiolo, poco prima di raggiungere Portoferraio, avevo notato l'indicazione di un agriturismo in località Schiopparello... ricordare un nome così non è difficile quindi, ripercorrendo un tratto di strada a ritroso, abbiamo trovato quello che cercavamo... l'agriturismo Montefabbrello. In mezzo alle vigne ti accoglie un porticato apparecchiato, allo stesso tempo rurale ma molto chic... Abbiamo mangiato benissimo!!! I proprietari sono stati gentilissimi... nonostante, con l'avanzare della serata, tutti i tavoli si andassero riempiendo, colorando di un chiacchiericcio piacevole e informale l'aria profumata della vigna, i nostri ospiti mantenevano la stessa cordiale attenzione per ogni commensale... E allora vai al tagliere di affettati tipici con crostini misti, per seguire con un appetitoso primo, contorni e dolci...
Il vino, su nostra richiesta, ci è stato servito a calici per poter gustare più sapori e poter scegliere i vini da portare in "patria". Bianchi freschi, dai profumi delicati e fruttati, rosati vivaci e armonici, rossi dal colore rubino e dalle note speziate e passiti dai riflessi ambrati e dall'aroma della frutta matura, hanno sfilato nei nostri calici, hanno allietato menti e palati e hanno viaggiato nelle nostre valigie a portare, a chi non era con noi, un soffio profumato di ebbrezza elbana...
Il rientro
Ok si parte... prima o poi doveva succedere... fa parte del viaggio no?!
E così partenza col traghetto da Portoferraio direzione Piombino, poi a ritroso campi di girasoli e colline di grano dorate ...
Ci fermiamo sulla Firenze-Pisa-Livorno all'altezza di Montopoli in Val d'Arno dove, nella piazza centrale, in un palazzo trecentesco, scopriamo un ristorantino squisito,
i Quattro Gigli, con terrazza interna affacciata sulle colline toscane e sul borgo... l'atmosfera, il panorama, il vino e la musica di sottofondo richiamano alla mente quella Toscana tanto amata dagli inglesi (e non solo...) tante volte protagonista di film nostalgici e d'atmosfera... Quale più lieto finale a concludere un percorso di evasione in quel gioiello della terra toscana che si è rivelata essere l'Isola d'Elba...
Proprio un bel viaggio...e molto belli i soggetti delle foto, soprattutto quello alto...
RispondiEliminaAhahah, grande amo'!
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